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Month: August 2006

BlogDay2006

BlogDay 2006L’idea alla base del BlogDay è di promuovere blog “nuovi” nella propria cerchia di lettori, per cercare di far crescere un pochino il diametro della blogosfera.
Vediamo se riesco nell’impresa:

  • -Spaceconte blog: Un utente del forum GT, scoperto da poco. Mi piace la grafica del suo blog – soprattutto l’header col cielo rosso – comunque apprezzo anche che non sia un blog monotematico. Poi, voglio dire, uno che conosce gli Zero Assoluto… 🙂
  • Life in a flash: per commentarlo devi essere loggato, che è una cosa che mi manda in bestia, ma i suoi post sono spesso molto interessanti. Argomento tecnico, è autore di un bel ticker news in flash
  • Bliy’s photos: se un fotoblog su flickr vale come segnalazione, ecco l’ultima mutazione della Fra. La ragazza, inutile dirlo, ha del talento. Le foto d’altronde parlano da sole 🙂
  • CentBlog: il nostro centauro violaceo è ancora giovane nel mondo blog, ma è stato saggio e ha iniziato con WordPress (su Altervista, grazie alla mia guida 😀 ). Se avrà più costanza in futuro saprà regalarci dei post carini, ne sono certo…
  • Matt Kazz: Gazzets, Gugol, e SEO: Se seguite minimamente il mondo dei SEO, avete sentito parlare di Matt Cutts, o ne seguite direttamente il blog. Questa parodia è assolutamente imperdibile! 🙂
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prodotti tipici

Nei commenti al post sul trasloco del mio PC scherzavo sui ricavi di questo blog. Come saprete non ho AdSense e non ci cavo un ragno dal buco, ma a tutti gli effetti non è del tutto vero. Se è vero che il vecchio buono da 50 euro di San Lorenzo era totalmente gratuito, quello da 25 della compagnia del cavatappi richiedeva una recensione del sito e un paio di link.

Ho letto in giro che molti l’hanno preso per un “ti pago se mi incensi”, io l’ho trovata solo una evoluzione del discorso fatto da Tombolini; e non dobbiamo dimenticarci che San Lorenzo esiste da 20 anni, quindi si presume che possa permettersi una campagna di marketing con un po’ più di percentuale di “vuoto a perdere” 🙂

Comunque, quel che volevo dire è che nel 2006 questo blog ha EFFETTIVAMENTE guadagnato 75 euro in prodotti tipici, che la marmellata extra di limoni di San Lorenzo era e resta la migliore mai assaggiata finora (tra le marmellate di limoni, non in assoluto…) anche a detta della mia signora, che la mia cantinetta inizia ad avere un volume etilico decente e che penso che avere i prodotti invece dei soldi sia cosa buona e giusta: almeno non mi viene la tentazione di pagarmici la macchina fotografica 😛

edit: mentre cercavo il link alla Canon 350d, ho visto che è già uscita la 400d… nei prossimi mesi avrò il terribile dilemma 🙁

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Allo stadio

l’unico anno che sono andato allo stadio, con una tessera prestata, la Sampdoria ha vinto lo scudetto.
Speriamo che vada così anche per questa partita, molto importante!

join the stadium

Partecipa anche tu, è una petizione di Amnesty International.
Io mi sono seduto davanti a Silentman, in W8R14C48, e spero di occupargli più visuale possibile 🙂

A fianco a me c’è un portoghese, quello col pizzetto in alto a sinistra nella foto è Fullo. Se urlo abbastanza forte posso disturbare anche lui 🙂

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Living on MY my own

(il titolo è una dotta citazione 🙂 )

La mia nuova tana ha il parquet dell’ikea con le bolle d’aria sotto, che scricchiola quando ci passi sopra ma non è mai freddo se ci cammini scalzo. Ha una camera MOLTO jappo, che si addice bene alle zori-zattera che uso per casa, e i cassetti del comò sembrano automatici ma non sono elettrici.

La mia nuova tana ha un bagno coloratissimo, molto messicano dicono, bianco giallo e blu; ha un giardino che non è ancora un giardino (e non è nemmeno un terrazzo: E’ in quanto esiste ma non ha una forma nè uno stato riconducibile ad alcunchè…) e un posto al caldo dove tenere la moto la macchina.

La mia nuova tana ha una cucina molto bella, e non lo dico io; lo dicono tutti quelli che l’hanno vista, quindi forse è vero. La mia nuova tana ha poco altro, ci sono scatole ovunque e ci resteranno fino a quando non avremo i soldi per comprare gli altri mobili.

Ci sono andato a vivere con lei (già decanta le doti di WordPress e presto farà il salto di qualità 😉 ) – che se ci penso a me 20 milioni di euro per Splinder sembrano pure pochi – e con la pigra palla pelosa – che si merita una categoria a parte con la raccolta delle cattiverie che gli dico ogni giorno 🙂

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Tambu@NewHome

La stanza di controllo suprema di questo WordPress (leggasi: il PC dal quale si gestisce questo ambitissimo blog senza bisogno di sapere la password 😀 ) nella giornata di Sabato è stato per alcuni interminabili minuti nelle mani di un losco individuo.

Il tenutario di questo blog intende ringraziare ancora una volta lui e la sua signora per l’aiuto fornito nel trasloco; il computer li ringrazia per non essere stato dirottato verso un magazzino in attesa di essere messo su Ebay 😛 )

Nei prossimi post magari vi parlo un po’ della nuova sistemazione…

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Traslocare una linea Fastweb

FastwebPremessa: come noto io ho InfoLadra, questo post lo scrivo perchè sto curando una pratica di trasloco di una linea FastWeb, data la mia *naturale* propensione al dialogo/litigio/minaccia con gli operatori di call-center.

Se anche voi dovete traslocare una linea FastWeb dovete sapere alcune cose: si inizia inviando un fax con la richiesta di trasloco, indicando se si vuole mantenere o meno il numero e altre opzioni. La data di invio del fax NON coincide con l’avvio della pratica, per cui dopo qualche giorno è bene fare una prima telefonata chiedendo se il fax è arrivato regolarmente e quando è stato registrato. Tenete bene a mente quella data.

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Formicolio agli arti

Stefano descrive dettagliatamente la sua esperienza con il formicolio agli arti, mettendo a disposizione di tutti informazioni importanti su una casistica che è meglio non trascurare.

Chi ha letto quel post sa giá cosa mi é successo (appunto, formicolio e coma di 17 giorni per encefalite virale), e molto probabilmente sa anche che ora sto benissimo.
Vorrei che questo post riuscisse a raggiungere le primissime posizioni dei motori di ricerca per un semplicissimo motivo: voglio che chi sta cercando informazioni sul formicolio agli arti (informazioni che probabilmente non saranno esattamente tranquillizzanti) possano avere speranza.

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CAMPIONE DEL MONDO di rumenta!

maglietta di Fear of the darkDicono che la convivenza sia una specie di prova, per capire se si è adatti l’un l’altro alla vita comune. Dal canto mio posso dire di non averne bisogno. Se lei sopravviverà allo scatolone con le magliette “da giovane” potrà sopravvivere a tutto 🙂 Non sono proprio riuscito a separarmene, nemmeno dopo 5 minuti con lo sguardo nel vuoto a pensare. Ho dovuto raccontarmi una frottola del tipo “ma si, semmai me le metto per stare in casa”, mentre con fare soddisfatto le riponevo nella scatola.

D’altronde penso di poter vincere a mani basse qualsiasi campionato del mondo di “tengo tutto”: cosa non è uscito da quei cassetti, Dio solo lo sa. A costo di vergognarmi per il resto della mia vita, è giusto che sappiate che ho ritrovato, in ordine sparso e niente affatto completo:
– viti, vitine e bulloni di ogni dimensione, in massima parte provenienti da PC. e un sacchetto di plastica con TUTTE le placchette di ferro che normalmente sono sul retro di un case, e che togli per inserire una scheda nuova. (“non si sa mai…”)
– figurine di Dylan Dog, adesivi di gruppi musicali, agende di Topolino. Un cartoncino di quelli che cambiano immagine a seconda di come li inclini, con la scheda di un personaggio sconosciuto di una serie ancora meno sconosciuta (Atlantis???).
– graffette, graffette, graffette. Anche storte (“vengono bene per aprire i lettori CD quando si bloccano”) ((OK, MA TE NE BASTA UNA!!!!))
– calamite, giochini elettronici delle elementari (gli albori del portable-fun), pennarelli di 15 anni fa, righelli.
– gettoni di pressochè TUTTI gli autolavaggi automatici del genovesato
– gettoni-moneta avanzati dal raduno Stelvio 2005
– tonnellate di ricariche per penne stilografiche, mine per matite, matite colorate (tenete presente che ormai mi vengono i crampi anche a compilare un bollettino postale, da quanto sono abituato alla tastiera…)
– portachiavi e toppa del Pink Panther Group

penso di essermi sputtanato abbastanza, ormai… 🙂

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Ciao, io sono un MAC

MASSIMA DIFFUSIONE a queste pubblicità geniali!!!! 🙂

guardatele tutte, mi raccomando…

[via Rinero.it]

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Flamenco tag e dir

Nel post “la Directory di giorgiotave” si è sviluppata una interessantissima discussione sulle directory, le categorie e i tag. Mi piacerebbe moltissimo se gli autori di quei commenti (ALMENO loro, almeno Matteo, Casper e Giorgio 🙂 ) riprendessero un secondo la cosa qui, perchè forse ho sbagliato e forse ho un’idea.

Io dicevo che i tag e le categorie di una dir non sono fondibili. Casper mi diceva che in fondo non sono poi così diversi. Il nocciolo del problema, secondo me, sta nel fatto che nelle categorie non ci dovrebbero essere elementi duplicati.
Mi fanno notare in ufficio un algoritmo dell’università di Berkeley, chiamato Flamenco. Forse più che un algoritmo in sè è un’interfaccia – gli studiosi la chiamano “navigazione a faccette”, comunque poco importa.
L’implementazione di esempio che prenderemo in considerazione è quella sui premi Noblel.

A prima vista potremmo credere sia una directory a categorie fisse: Sesso, paese d’origine, organizzazione, premio, decennio. Cliccando sul sesso, maschio, però notiamo che effettua una scrematura e ripropone le STESSE restanti categorie. Un ulteriore click su Argentina restringe la consultazione a 5 risultati, che potremo poi eventualmente raffinare con click successivi.

Prima considerazione: i click massimi per avere un risultato (o il massimo livello di scrematura)sono in numero uguale al numero di categorie.
Seconda considerazione: proviamo a cliccare sulla scheda di Bernardo Houssay. Quelli che vediamo accanto, non sono praticamente dei TAG appiccicati alla sua biografia? ve li elenco “alla technorati”: male, argentina, Instituto+de+Biologia+y+Medicina+Experimental, medicine, 1947.

Volendo fare i raffinati, potremmo dire che in realtà è una navigazione a “categorie di tag” – non è un gioco di parole – nel senso che il tag con cui esprimiamo il sesso non potrà mai essere diverso da “maschio” o “femmina”, però in sostanza non è la stessa cosa che ci auto-imponiamo quando usiamo un tag particolare perchè VOGLIAMO che i contenuti che tagghiamo siano aggregati ad un tag preesistente?

Voi come la vedete? E’ davvero una unione dei due concetti, o è solo una modalità di navigazione alternativa a quelle classiche? e allargando il discorso, non potrebbe essere fatta così la directory di domani?

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