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Month: January 2005

L’arrivo del re

La fibrillazione inizia Venerdì sera, alle 18:
DRIIIIIIINNNNNNNN
pronto?
Signor Tambu? (colpo apoplettico, immagino già la disgrazia) sto attivando la sua garanzia, mi serve il CAP. si, perfetto, ci vediamo domani

 

IERI: mi presento in orario perfetto, svolgo le pratiche di rito, saldo il conto e il tizio me la mette in strada, facendomi il briefing a livello scuola guida "acceleratore, freno, accendi scalda aria, abbaglianti" e poco altro di veramente utile. Taccio come se fossi davvero interessato a sorbirmi cose che conosco benissimo e capto quelle due o tre cose che non so, specifiche della moto. la sposto A MANO perchè aspetto due amici. passa mezz’ora e chiamo il primo "CA**O fai? te la sei conigliata?" "no, dove sei tu?" (appuntamento cannato, vabeh, capita) chiamo il secondo che non ha sentito la sveglia. la mia testa esce dalla sua cornetta "BELINNNNNNN E’ mezz’ora che aspetto di provare la MIA moto dei sogni, muoviti prima di subito o me ne vado."

Pronti via, accendo-prima-gas. FA UN RUMORE SPETTACOLARE. il display supplica FUEL FUEL e la accontento. poi tutti e 3 partiamo per un girello in riviera, anche se fa un freddo porco e l’asfalto è a tratti umidiccio. La posizione di guida è più carica rispetto alla hornet, le gambe divaricate e il manubrio largo. Ma mi ci abituo in fretta. il cambio ha pochissimo gioco, sono abituato ad escursioni BEN maggiori, così non mi capita mai di sbagliare la marcia, però se c’è la possibilità di regolarlo lo farò, così come le leve. Non parlo degli specchietti, che non ho praticamente usato. Il motore tira già da 3000 giri, è un lampo arrivare alle zone salienti, ma sono in rodaggio e quindi posso solo immaginarmi cosa SARA’ capace di fare. comunque l’impressione è molto positiva.
Se cominci ad aprirci la prima cosa che ti capita è di arrivare ad un semaforo no? perfetto, pinzo e… NON FRENA UN CA**O!!! ok calma, ero abituato ai tubi in treccia e alle BREMBO grigie. forse devo solo premere di più, e così infatti è alla prova successiva.
Insomma, in cima alla Ruta di Camogli facciamo dietro front, una cinquantina di KM per assaporare ciò che sarà, un’ottima impressione iniziale e tanti compari zetisti incontrati lungo la strada, ma ero troppo intento a percepire la moto.

Sulla via del ritorno incontro l’ennesimo motociclaro che mi fa un segno con le dita, cacchio vorrà? non vede che ho la mia moto nuova da studiare? non si capisce dal sorriso dentro al casco?
NO, tutto un tratto rinsavisco, stacco la mano dal manubrio, dita a V come ai vecchi tempi: 

CIAO MONDO MOTOCICLISTICO! SONO TORNATO IN SELLA!

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Mr. Inferno

Il mio collega G. deve essersi bruciato da piccolo. Dopo averci propinato, o meglio sarebbe dire "fatto conoscere" visto che ora lo apprezziamo tutti, lo psichedelico Arthur Brown (di cui allego una foto durante un ‘esibzione)

è tornato alla carica con le mirabolanti imprese di Mr. Inferno il nuovo idolo delle masse giovani e assetati di nuovi eroi. Il signor Brian "Mr. Inferno" Concannon infatti si dà fuoco e poi compie una serie di gesti sconsiderati che suscitano nei presenti ilarità e preoccupazione. E’ bello che ogni mattina G. si premuri di inviarci un piccolo filmatino con una nuova puntata della saga, fa iniziare la giornata col buonumore. Chi riuscirebbe a restare impassibile mentre un panzone infuocato col cognome esplicativo atterra di petto in mare dopo un volo di 20 metri? 🙂

Mr. Inferno, WE LOVE YOU! 🙂

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Papà

Come scrissi qualche tempo fa, presto diventerò "zio". intanto oggi son diventato padre 🙂
sono padre "tecnico" (per i non addetti ai lavori: ho fatto dei gran copia-incolla 😛 ) di due siti andati online in questi giorni. E’ inutile che mi chiediate gli indirizzi perchè tanto non ve li dico, e ho il mio perchè, quello di cui dovete gioire è che quando dissi al mio ex-capo che volevo cambiare ufficio gli dissi testualmente "perchè qua mi sento sottosfruttato, vorrei poter fare qualcosa di tecnico che sia utile a qualcuno, e sapere che l’ho fatto io anche se non mi sarà mai riconosciuto ufficialmente" (i siti aziendali ovviamente sono riconosciuti all’azienda e non ai singoli :)).

Ed è esattamente quello che è successo ieri e oggi, pur con mille difficoltà 🙂

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Meno male

 insomma, pensavo peggio:

Intanto non sto niente bene… sto male come se avessi l’influenza, ma non ho l’influenza, vorrei stare a casa come se avessi l’influenza, ma la consegna del primo progetto a cui ho lavorato me lo impedisce… Un NERD andrebbe al lavoro lo stesso? e un Low-rank NERD? :-\

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M.A.S.K.

Masked crusaders, working overtime
Fighting crime, fighting crime
Secret raiders who will neutralize
As soon as they arrive, at the site
Trakker’s gonna lead the mission
And Spectrum’s got such super vision
M-M-M-M-MASK!
Is the mighty power that can save the day
M-M-M-M-MASK!
No one knows what lies behind the masquerades
M-M-M-M-MASK!
Always riding hot on VENOM’s trail
Come see the laser rays
Fire away

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Le mani sporche

Ero a casa di un amico. Casa bella, grande e ben arredata. Sul tavolino una marea di CD musicali che aspettavano di essere riordinati. Mi avvicino, d’altronde mettere ordine è la mia specialità e voglio dargli una mano; Il lavoro è gravoso perchè a forza di ESSERE USATI i cd si trovano sparsi in custodie improbabili, Robbie Williams sotto la copertina di De Gregori e Anastacia orfana dell’immagine. E già qui rabbrividisco, con in testa la proiezione mentale del mio portaCD verticale rigorosamente ordinato alfabeticamente in modo discendente. Il mio amico ha CD di tutti i generi, alcuni originali, le custodie rotte (brrr), altri comprati dagli ambulanti e altri ancora masterizzati. Spesso non sa che fine abbiano fatto perchè lui LI PRESTA e spesso glieli restituiscono devastati. C’è polvere ovunque.

Meglio la mia asettica COLLEZIONE di centinaia di Giga di mp3? meglio i miei CD puliti e intonsi, e spesso ascoltati una sola volta? Meglio tirarsela da "esperti" del rock moderno, alternative e post-grunge e aver sentito giusto un paio di singoli di ogni gruppo, perchè andavano fatti ascoltare durante le tue trasmissioni notturne in radio?

No, mentre le mani sporche di polvere si affannavano a cercare il retro di una compilation raggae ho capito di aver fame: fame di sonorità nuove, fame di artisti diversi. Non più AVERE ma bensì SENTIRE; tornare al gusto originale della passione della musica, e alla domanda "li conosci questi?" mentire se non si è mai sentito almeno un CD intero.
"Ora che ho perso l’udito ci sento di più"

Cmq il 15 Febbraio esce "The battle of one (immortal)", dei miei mitici 30 seconds to mars

A beautiful lie

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un mare di bit

Che internet sia utilissimo non è mai stato in dubbio; quelli che avevano ancora dei dubbi, i giornalisti intendo, quelli che ad ogni occasione demonizzano e condannano, spero si siano ricreduti davanti a quello che la rete sta cercando di fare durante la tragedia asiatica.

Mi riferisco a persone come Valerio Natale di Terni, persone che nel loro piccolo riescono a dare una mano ad altri uomini a migliaia di Km di distanza, o alla gara di solidarietà e sensibilizzazione dei grandi portali internet quali Amazon, Google, Apple e tanti altri.

Il mare è grande e potente, io lo so perchè ci abito al mare. Può fare disastri e ghermire migliaia di vite, ma è fatto di piccole gocce. E noi possiamo essere così, piccole gocce buone o cattive, e attraverso insignificanti bit, anonimi router e cavi di rame obsoleti possiamo ridare una speranza, muovere denaro ed essere d’aiuto per chi soffre.

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