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12 search results for "spadino"

Nemmeno Spadino 2009

Il fatto che non abbia più la moto non mi impedisce di pensare a Pierlucio. Meno di prima, è vero, ma ci penso. E mi rammarico ugualmente di non essere andato all’annuale raduno; quest’anno sono dieci anni, come vola il tempo…

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Niente Spadino 2008

Chi mi segue da qualche anno sa già di cosa sto per parlare (2004, 2005, 2006, 2007), per tutti gli altri invece linko semplicemente wikipedia

Nemmeno quest’anno manterrò la promessa di portare un fiore a Pierlucio Tinazzi. Con lui ci parliamo spesso durante l’anno, come ho già avuto modo di dire in passato: penso a lui molto spesso e alla fine non mi importa molto se non si sa esattamente quante persone abbia salvato in realtà. Fosse anche solo una non importa: Spadino è ormai un simbolo per tutti noi che almeno una volta siamo stati al raduno in suo nome, e ci accompagna durante il resto dell’anno per ricordarci cosa è stato lui e cosa dovremmo essere noi.

Mi sembra evidente che se non sono in grado di mantenere la parola data non ha senso che stia qua a lambiccarmi il cervello: Spadino semplicemente me lo porto dentro e cercherò di andare al raduno quando potrò.

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Ritalia-Spadino-Spadino-Ritalia

Previsioni altamente negative, due giorni di pioggia su tre, uno addirittura di neve. Temperature polari. Il che significa probabilmente GHIACCIO, che notoriamente con le due (ma anche quattro) ruote non va tanto d’accordo.

Probabilmente ha ragione estrellita, e su questa questione non sono in grado di giudicare serenamente o non voglio sentire ragioni, e mi racconto di mondi più favorevoli di quanto non siano. Fatto sta che mi sono consultato col mio compagno di viaggio e abbiamo deciso di rinunciare, a malincuore.

Per il secondo anno consecutivo niente Spadino. Il che – mi dico – è sempre meglio che andarci, prendere una facciata, e non andarci mai più…

RitaliaCamp, arrivo!

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Spadino 2007

Quest’anno la ricorrenza della tragedia del tunnel del Monte Bianco mi pare sia passata in un silenzio surreale. I motociclisti però sono gente cocciuta, che difficilmente dimentica. Non dimenticano gli amici, non dimenticano le ricorrenze, non dimenticano soprattutto l’indifferenza delle istituzioni e le azioni vessatorie che queste compiono nei loro confronti ogni volta che varano una legge.

Io il 31 Marzo vado a salutare Pierlucio Tinazzi, come ho promesso di fare 3 anni fa ogni anno in cui mi sia possibile. Le questioni di principio e le promesse sono i mattoni che tengono insieme parte della mia vita, e quindi non c’è “MA” che tenga.

L’unica cosa che può farmi desistere è una previsione meteorologica ALTAMENTE negativa, o condizioni di forte pioggia alla partenza (o neve durante il viaggio).
In quel caso di forza maggiore – e SOLO in quel caso – mi rivolgerò verso Milano e andrò al RItaliaCamp.

[se non sapete chi sia Pierlucio Tinazzi o volete fare un salto sulla macchina del tempo:
Spadino 2004Spadino 2005Spadino 2006]

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Spadino 2006, senza di me

Questo dominio e questo blog nella forma in cui molti lo conoscono hanno meno di un anno, per cui di Spadino avrà sentito parlare solo chi mi segue dai tempi di Splinder.

Bene, allora vi linko i due post degli scorsi anni

http://blog.tambuweb.it/2004/03/21//
http://blog.tambuweb.it/2005/03/31/spadino-2005/

e poi vi riporto il cappello introduttivo e riassuntivo dal sito del coordinamento motociclisti:

Diciamo la verità: non ci siamo accorti che sono passati già sette anni. Eppure è così. Sono trascorsi sette anni da quel tragico 24 marzo 1999, quando il Tunnel del Monte Bianco inghiottì 39 persone, bloccate nelle viscere della montagna da un incendio talmente devastante da richiedere tre giorni per essere domato. Più i tre anni che ci sono voluti per riparare i danni e riaprire il traforo.

Tra le vittime di quell’inferno ce n’era una un po’ particolare, non perché diversa dalle altre, ma per le circostanze che hanno portato alla sua morte. Parliamo di Pierlucio Tinazzi, che tutti chiamavano affettuosamente Spadino (era alto e magro), dipendente della società italiana di gestione del traforo (STMB all’epoca dei fatti, ora TMB-GEIE). Pierlucio svolgeva attività di vigilanza e controllo nel tunnel, e per svolgere il suo lavoro si serviva di una moto con la quale percorreva la galleria da un estremo all’altro.

Quando scoppiò l’incendio e si cominciò a capire che all’interno c’erano molte persone che non riuscivano ad uscire perché bloccate dal fumo e dalle fiamme, Pierlucio inforcò la moto e si tuffò in quelle nuvole di fumo nero come la pece, per uscirne poco dopo con un passeggero prelevato direttamente all’inferno. Fattolo scendere, girò la moto e ripetè la disperata impresa. Non si sa con certezza quante volte sia riuscito nel suo intento, ma non è così importante: almeno una persona deve la vita al suo coraggio e questo basta.

Purtroppo, il suo ultimo tentativo non andò a buon fine e Pierlucio non tornò più. Quando, molte ore dopo, l’incendio fu domato, le squadre di soccorso lo ritrovarono in una cabina di emergenza, insieme al camionista che voleva salvare, entrambi ormai morti.

Da allora, ogni anno centinaia di motociclisti si ritrovano sul piazzale del Traforo del Monte Bianco per rendere omaggio a Spadino ricordando il suo gesto coraggioso. Ma non è, questo, l’unico motivo per essere qui. E’ per noi anche un’occasione per chiedere alle istituzioni maggiore impegno sul fronte della sicurezza stradale, con un’attenzione speciale per i motociclisti. Troppo spesso infatti, le strade sono pensate, progettate e realizzate pensando che su di esse viaggino solo automobili e camion. Molti incidenti di moto si potrebbero evitare, o perlomeno se ne potrebbero attenuare le conseguenze, se i motociclisti fossero tenuti nella giusta considerazione da chi costruisce le strade.

Nonostante la promessa fatta, quest’anno non potrò andarci 🙁
I motivi li capirete la settimana prossima, presumibilmente il 28 Marzo…

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Spadino 2005

Traforo del Monte Bianco, 2 aprile 2005
6° Memorial Spadino

Per ricordare Pier Lucio “Spadino” Tinazzi e chiedere alle istituzioni più attenzione alla sicurezza dei motociclisti sulle strade.
 

Chi era Pier Lucio Tinazzi, che gli amici chiamavano Spadino?

Pier Lucio era originario di Morgex, un piccolo centro in provincia di Aosta, una quindicina di chilometri del Traforo del Monte Bianco. Aveva 33 anni ed era dipendente della STMB, la società italiana che, insieme alla consociata francese ATMB, gestiva il tunnel. Spadino vi era impiegato come addetto alla sicurezza: tra i suoi compiti c’era quello di percorrere la galleria per controllare che tutto – soprattutto i dispositivi di sicurezza – fosse in ordine. Per svolgere il suo lavoro utilizzava una motocicletta. Il 24 marzo 1999 un camion prese fuoco all’interno del tunnel, che in poco tempo si riempì di fumo denso e nero, trasformandosi in una trappola mortale per gli occupanti dei veicoli rimasti bloccati nella galleria. Le squadre di soccorso dei Vigili del Fuoco che da entrambi i lati cercavano di penetrare nel tunnel per portare in salvo le persone intrappolate dal fumo e dai rottami dei veicoli bruciati, non riuscivano ad avanzare.

In questa situazione difficile, Spadino prese la moto e scomparve nel fumo che usciva dal Traforo. Poco dopo lo videro tornare con una persona seduta dietro di lui. La fece scendere e tornò dentro, in cerca di qualcun altro da portare in salvo. Nessuno sa quante volte si ripeté la scena , né quante persone debbono la vita a Spadino. L’unica cosa certa è che il suo ultimo tentativo non andò a buon fine: probabilmente il fumo era ormai troppo denso anche per lui che il tunnel lo conosceva palmo a palmo e così, vista l’impossibilità di guadagnare l’uscita, con il camionista che voleva soccorrere entrò in una cabina di sicurezza. Da lì si mise in contatto con la sala controllo, ma non ebbe il tempo di comunicare la sua posizione perché nel frattempo il fuoco aveva distrutto ogni collegamento. Chiusi là dentro potevano resistere circa due ore, ma i soccorsi li raggiunsero molto più tardi, quando ormai per loro non c’era più niente da fare.

Spadino, che grazie alla sua moto era riuscito a salvare delle vite, non è riuscito a salvare la propria.

Per questo, ogni anno centinaia di motociclisti si ritrovano davanti al Traforo del Monte Bianco per ricordarlo e per chiedere più impegno nella sicurezza delle strade ed una speciale attenzione per la sicurezza dei motociclisti.
Per questo, ogni anno noi siamo lì.

Io ci sarò. Ho promesso a me stesso che ci sarei stato ogni anno e che avrei fatto carte false per esserci. E siccome non ho impedimenti di sorta, io Sabato mattina parto di buona lena. Penso spesso a Spadino, ci penso almeno una volta al giorno, molto più frequentemente mentre guido la moto. Non lo so perchè ci penso, ma l’importante per me è sapere che Pierlucio è esistito e che è stato importante per alcune persone: la sua famiglia, i suoi amici. E’ stato importante per alcune altre persone: coloro che gli devono la vita, anche fosse uno solo. Ed E’ importante per le migliaia di persone che ogni anno vanno a trovarlo, allegramente, goliardicamente e sentitamente, e lo salutano come solo i motociclisti sanno fare…
Io quando leggo quel pezzo, come ora, mi vien da piangere. E vorrei piangere tante lacrime da poter spegnere quel maledetto incendio. Io vorrei non dover neanche sapere che sei esistito e cosa hai voluto fare, Spadino.

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Personal Zeitgeist 2011

(puntate precedenti: 20062007200820092010)

keyword:
quasi noioso l’elenco delle keyword. Ho rinunciato a deottimizzare i post sulle armi, però noto che al quarto posto c’è “tambu”. Era da tempo che non vedevo il mio “personal brand” ( 😛 ) tra le keyword… allargando un po’ alle prime 25, tanto per avere qualcosa da scrivere, noto fiat16 al 13° posto, jabba, suicidi svezia. C’è un sacco di gente che cerca informazioni sul tasso di suicidi in Svezia, pensate che in tutto il 2011 ho 139 differenti keyword sui suicidi in Svezia, e 742 visite.

post:
a parte il post sulla leggenda dei suicidi in Svezia, l’altra novità è il post sul tergicristallo chimico, che ha circa 50 visite al mese. Nota di colore, nessun post della top 10 è stato scritto nel 2011 (e nemmeno nel 2010, se è per quello)

sorgenti di traffico:
l’rss, che era al quarto posto l’anno scorso, sparisce completamente dalla top 10 (ed è anche parecchio più in giù del venticinquesimo posto, quasi ininfluente), probabilmente sostituito da altre forme di aggregazione dei contenuti, tipo friendfeed o twitter. Ho un po’ di visite da ask.forumer.it – sempre persone che cercano di costruire pistole – facebook è al nono posto e al decimo ho persone che accedono al www di questo dominio, dimenticando che il blog sta sul sottodominio blog.tambuweb.it

varie:
ho un sensibile calo delle visite, praticamente ne mancano un terzo rispetto al 2010, e un po’ è colpa mia e della bassa frequenza di pubblicazione. No, non penso che i blog siano morti, ma sono d’accordo che chi ce l’aveva solo perché unica forma di espressione “personale” (non legata cioè ad account su community, che fanno fatica ad emergere) possa averlo sostituito con profili personali su social network, alcuni dei quali anche molto forti nel creare e mantenere personal brand.
Se è vero che il 2012 segnerà la morte di IE6 ne saremo solo che lieti; per intanto la somma delle visite da tutti gli IE scende dal 42 al 35%, Firefox scende dal 32 al 27%, Safari sale di un punto e Chrome cavalca passando dal 13 al 25%.
sulla ricerca interna svetta un unico risultato, su tutti i 56 suati nel 2011, ed è 20 tanto il secondo. E sono felice che sia proprio “spadino“, un tema che – sapete – mi è piuttosto caro.

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Personal Zeitgeist 2009

(puntate precedenti: 200620072008)

le dieci keyword principali:
come costruire una pistola
costruire una pistola
come costruire
tambu
trasloco fastweb
come costruire una bomba
mi sono rotto il cazzo
come si costruisce una pistola
photocity
costruire pistola

oramai son sempre le stesse. Ogni anno prometto di deottimizzare i post incriminati, ma verso fine estate ho notato che invece potevo ambire ad un altro risultato: appiattire gli accessi, che infatti oramai risentono poco dell’andamento della settimana – ovviamente si sono appiattiti verso il basso – e hanno una linea piuttosto costante. E’ pur sempre un risultato, no? 🙂

i cinque post più letti:
gli stessi dell’anno scorso. togliete “io mi sono rotto” e sostituitelo con “Tool 10,000 days ghost track

sorgenti di traffico:

google / organic
(direct) / (none)
rss / rss
images.google.it / referral
stellinorama.it / referral
yahoo / organic
virgilio / organic
google.it / referral
search / organic
bing / organic

ottima prestazione dei feed rss, che prima non tracciavo, google la fa sempre più da padrone. Insieme al generale calo della blogosfera, fagocitata dai social network, calano anche le fonti di ingresso al mio blog da parte di blog altrui. A causa del mio scarso utilizzo a fini promozionali dei social network, però, nessuno di essi si piazza nelle prime dieci posizioni dai portatori di traffico (cioè, mi arriva più gente da bing che facebook/twitter, per dire…)

curiosità varie:
Chrome ha il suo bel 4,81% di share, più di Safari, 54 visite da Android (le mie sono filtrate, ovviamente) contro 50 da Ipod (ma 222 da Iphone) e 13 da Wii (dalla Wii credo di essere conteggiato, non mi sono mai loggato nel pannello di admin). Ancora in calo il numero di paesi – solo 106 – mentre è praticamente invariata la percentuale di visite extra-Italia.

Mi fa moltissimo piacere che la parola più cercata sul motore interno, quasi dieci volte tanto la seconda, sia “spadino“. Io non sono nemmeno più un motociclista, ma non è detto che prima o poi non riesca a farci lo stesso un salto, come passeggero o addirittura in auto. Spadino è Spadino!

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ciao

CIAO PAPA(‘)

Il fatto che all’anagrafe il mio nome completo, tolto il primo, fosse uguale al tuo mi ha sempre fatto sentire un passo più vicino a te rispetto agli altri. Il fatto che questo Week-end di moto sia coinciso con la tua dipartita mi ha anche fatto riflettere… perchè sai, ricordo vividamente un paio di bei curvoni sulla strada che porta a Castel Gandolfo, dove trascorrevi parte delle ferie. Bei curvoni che chissà a che velocità tu li percorrevi, in macchina, ma che io ricordo proprio veloci veloci 🙂 Perchè sai ieri e oggi ero in Val d’Aosta, dove trascorrevi il resto delle tue ferie, per ricordare un amico motociclista. Tutti dicono che eri uno sportivo, che eri legato ai giovani, ma sono quasi certo che c’è una cosa che non hai mai fatto. Ecco, allora, ora che siete insieme, cerca un ragazzo con una moto; si fa chiamare Spadino, e sono sicuro che non ti negherà un giro insieme a lui in sella alla sua moto, con la quale percorre le più belle curve che si possano mai immaginare, ovunque voi ora siate 🙂
Sono sicuro che andrete d’accordo.

Addio, Karol.

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