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Day: August 3, 2012

Questione di fiducia

Ci sono alcuni giocattolini elettronici che nascono senza uno scopo particolare, ad esempio i portatili: puoi lavorarci, giocarci, usarlo solo per navigare in internet o guardarci un film. Per questi esiste una sorta di sospensione del giudizio se non corrispondono a quanto mi aspettassi: se ad esempio compro un netbook di prima generazione per guardarci film in FullHD, non posso lamentarmi se non ci riesco. E’ colpa mia!
Altri gadget invece nascono con uno scopo ben preciso, e se non lo assolvono allora la delusione è grandissima; ad esempio i navigatori: nella vita hanno solo uno scopo, portarti a destinazione, e chi comprerebbe un navigatore che non lo fa?

Come saprete anni fa ho dato fiducia alla Miotech, comprando un Mio C710. Dopo qualche tempo ho iniziato ad accusare qualche problema, e dopo un po’ di tempo mi ero addirittura spinto a considerare quell’acquisto un errore. Avevo deciso di cambiare marca, ma il potere del marketing è stato grande, e siccome qualche anno fa è arrivata un’offerta irrinunciabile per un Moov di ultima generazione, ho ceduto. Sebbene il Moov avesse alcune funzioni in più e alcune funzioni in meno, mi sembrava un buon acquisto.

L’anno scorso mentre andavo in vacanza i primi dubbi: sulla A4 ad un certo punto mi diceva di uscire (ed ero molto lontano dallo svincolo, la geografia delle grandi arterie la conosco!), tanto che ho dovuto impostare al volo il navigatore del telefonino per controllare che io non stessi prendendo un abbaglio. Sbagliava lui, al punto che quando segnava 0 metri a questo svincolo, non c’era nemmeno una piazzola, un distributore, un cavalcavia; secondo lui avrei dovuto sfondare la recinzione.

Questo inverno sono andato da un cliente, vicino Brescia; all’andata tutto normale, al ritorno mi aspettavo che mi facesse tornare allo stesso svincolo; invece no, io mi fido pensando che sia una strada migliore, e mi perdo nella pianura Padana! come può un navigatore farti perdere? dovrebbe sempre e comunque ricalcolare il percorso verso il casello più vicino (e non importa se ci sono dei lavori in corso nelle strade, che diamine!), invece sono finito in tangenziale a Milano! completamente insostenibile.

Qualche settimana fa, al ritorno da un parco divertimenti nell’ovadese, imposto l’indirizzo di casa e arrivati ad un incrocio mi dice “gira a destra”. In faccia a me un gigantesco cartellone con scritto “A26 – Genova” che punta a sinista. Pugno sul navigatore, e continuo “alla vecchia maniera”.

Ora, capirete bene che come dicevo all’inizio, se un oggetto non è in grado di soddisfare il requisito primario per cui è stato acquistato, non è colpa mia; e la delusione è talmente grande da far perdere la fiducia in una intera marca.
Mi piegherò anche io a TomTom o Garmin…

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