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Month: October 2008

Ho quasi ucciso il gatto

però giuro che non l’ho fatto apposta!
E’ che quella maledetta pera cicciona da un po’ di tempo ha ripreso le sue avventure su per il muraglione, e qualcuno deve penare per riportarlo a terra. Non c’è rete che tenga, nessun vaso lo ferma: spesso lo troviamo a cinque metri dal suolo e ogni volta è un miracolo se riusciamo a farlo tornare.

Ieri sera ero solo, esco in giardino e non lo vedo, guardo in alto ed eccolo lassù, immobile. Lo chiamo e mi guarda senza muoversi e andiamo avanti per mezz’ora. Se sorpassa la rete chi lo trova più, il novello Michael Scofield, e come torna indietro dato che non ci vede? l’opzione ignoralo e torna dentro a lavorare era da escludere, anche perché al rientro la signora mi avrebbe fatto il mazzo per averlo lasciato lì (e ovviamente non avrei potuto mentire con un “non lo sapevo, ero dentro”, mi avrebbe scoperto subito). Lo spruzzino non può nulla contro la sua testardaggine, mentre con un po’ di fatica il suono delle caramelle nella scatola lo convince. La situazione quindi è questa: io sono in piedi sul tubo, col culo contro il nespolo per avere le mani libere, ma non posso muovermi. cadere significa finire quasi sicuramente sulle aiuole o sui bordi delle aiuole e farsi male, se non addirittura rompersi una gamba o un braccio. La soluzione è la stessa dell’ultima volta: lo prendo e lo lancio sotto da un’altezza di circa due metri, i gatti cadono sempre in piedi.

Ma il maledetto non si fida e mi tira una graffiata, lo mollo ma essendo cieco non cade perfettamente dritto, con un suono niente affatto rassicurante. Barcolla un po’ e vedo che perde una goccia di sangue dal naso, poi si riprende e va in casa. Al ritorno di mia moglie sembra stare bene, fa le fusa, non sanguina e dorme dietro al divano.

Stamattina gli ho chiesto “hey panzamolla, tutto bene? stanotte non hai visto il tunnel con l’erba gatta in fondo? hai resistito al richiamo?” ma mi ha bellamente ignorato 🙂

lolcats

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Mamma mia!

Non sono un grande amante dei musical, anzi in larga parte li odio, però ieri sera ho visto “Mamma mia!” e mi sono divertito parecchio. Il film scorre bene, la location è splendida e l’interpretazione di Meryl Streep fantasmagorica. Il tutto condito con le musiche degli ABBA, che non saranno i 30 seconds to Mars ma il loro fascino ce l’hanno ugualmente 🙂
In particolare ho apprezzato gli elementi “nonsense” di alcune coreografie: tipo se a metà di una canzone compaiono decine di persone che ballano con maschera e pinne.

Insomma, se vi capita ve lo consiglio. Se è piaciuto a me… 🙂

locandina di Mamma mia!

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Il nuovo yahoo finanza

Oggi è uscito il nuovo Yahoo finanza! molto bello, pulito e completamente basato su AJAX. E’ singolare che proprio in questi giorni esca il redesign di questo sito. Così invece che vedere la pagina che si aggiorna da sola ogni due minuti, vedi i tuoi risparmi andare in fumo in tempo reale 🙂

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Sono un supereroe?

O sono un supereroe e non l’ho mai saputo o c’è qualcosa che non quadra nelle tabelle alcolemiche del Governo. Seconda la tabella un uomo di 80 chili a stomaco vuoto può bere 40cc di un superalcolico da 60° ed essere ancora sotto al limite legale.

Cioè posso bere quasi due lattine di vodka e poi guidare…

(ok, ho capito che ho preso un abbaglio, non infierite nei commenti 🙂 )

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La mucca che ride

Ieri sera, di ritorno da un weekend rilassante, ho aperto quel magazzino che è ancora la stanza di O. per riporre i miei vestiti e ho visto la mucca pacioccona disegnata sul fasciatoio che mi sorrideva. E beh, sono stato contento 🙂

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L’altro giorno più

Sono annichilito da una vicenda, un altro “giorno più“. Ho preso il coraggio a due mani e ho telefonato, per sentirmi dire cose che non immaginavo nemmeno, cose che nessuno mai dovrebbe sopportare, vivere e dover raccontare. Il problema è che queste cose accadono di continuo, ma nemmeno pensandoci puoi evitare di soffrire per empatia. E quando accadono a conoscenti schiacciano anche te, è inevitabile.

Sono costernato e incredulo anche per come le cose potrebbero essere differenti, dignitose e discrete, e per come invece l’insensibilità cerchi a tutti i costi di renderle più pesanti, quasi gioisca nell’appesantirti un fardello grande come una montagna. Non ci sono parole, non c’è nessuna riga dopo. Anche il silenzio stordisce, perché il silenzio è l’anticamera del ricordo e del pensiero. Vi augurerei di non pensare, ma so che non è possibile perché siete esseri umani, perché io penserei, perché se anche voi sapeste pensereste come me, come tutti.

Questo giorno più non me lo dimeticherò mai, anche se ne farei volentieri a meno…

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