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Euro santo subito 2

Per pigrizia e mancanza di tempo non ho più aggiornato la tabella di questo post, ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti: con il petrolio a 118 dollari (+31%) e il cambio euro/dollaro a 1,55 (+12%) il prezzo della benzina è salito di soli 3 centesimi (1,41 oggi, incorpora ancora lo sconto fiscale), cioè del 2,1%.

La prossima volta che qualcuno vi dice che vuol tornare alle lire, escludendo tutti gli altri dati macroeconomici, vi autorizzo a stampare questi due post e mostrarglieli 🙂

9 Comments

  1. Tutto quello che vuoi.
    Ma quello che io non mi spiego è come il gasolio costi ormai come la benzina.

    Le accise sono le stesse, ma il gasolio una volta costava decisamente meno.

    E il gasolio, smentitemi pure, è un carburante ASSAI meno pregiato della benzina. Costa meno produrlo, da un barile di petrolio, proporzionalmente, si ottiene più gasolio che benzina, costa meno distribuirlo e stoccarlo (flash point ben superiore rispetto alla benzina).

    Conclusione: ci stanno marciando. La benzina aumenta poco, ma fai il calcolo sul gasolio e vedi se gli incrementi sono simili!

  2. Ctrix, quella è una questione di domanda-offerta: in giro ci sono molti più diesel di una volta, e la forbice si assottiglia per via della domanda crescente

  3. Marco, lo so che è *anche* una questione di domanda/offerta.

    La domanda è sicuramente aumentata negli ultimi anni, ma anche l’offerta è aumentata.
    Se da 1 barile di petrolio ricavo X litri di benzina, analogamente ne ricaverò 2X di gasolio (2x a titolo di esempio abbastanza realistico).
    Se consumo più benzina, a fronte di una produzione di X litri, ne produrrò anche 2X di gasolio (che comunque costa meno anche sotto altri punti di vista).

    Voglio solo dirti che col gasolio ci stanno “marciando” molto di più.
    Ovvero l’incremento del suo prezzo rispetto alla benzina è assai più alto.

  4. Se non ci fosse l’euro, oggi con la nostra lire i prezzi sarebbero aumentati del 10.000% (ovviamente esagero), altro che 2 o 3 o 5%

    Anche quando ci fu il passaggio, molte cose raddoppiarono non per colpa dell’euro in sé, ma per la mancanza di controlli, che si potevano fare e non si fecero.

  5. DAG DAG

    Come al solito voglio provare a spostare il punto d’osservazione…

    Bisognerebbe capire se gli spropositati 118 dollari necessari per acquistare un barile di petrolio, siano dovuti alla forza acquisita negli ultimi anni dall’euro…

    Per caso abbiamo di fronte un cane che si morde la coda?

  6. non ho capito fino in fondo il ragionamento, ma mi interessa. Hai mica voglia di esplicarlo di nuovo?

  7. @DAG: parzialmente si.

    Leggevo tempo fa le considerazioni di qualche grosso riccone arabo produttore di petrolio che considerava come cause in gioco:

    – l’aumento della domanda dovuto soprattutto a cina, india e paesi emergenti
    – La diminuzione della disponibilità di nuovi giacimenti (se ne trovano sempre meno e quelli che si trovano sono difficilmente sfruttabili per ragioni tecniche od economiche
    – dal punto precedente, deriva una diminuzione dell’offerta nel medio periodo che, associata ad un non aumento dell’offerta (produzione) attuale, causa altri innalzamenti
    – speculazioni varie ed eventuali (vedi katrina o altri uragani che fanno aumentare il prezzo che poi non scende più)
    – dollaro che come moneta vale sempre meno a livello mondiale (questo è quello a cui tu ti riferisci). I magnati del petrolio non investono solo in dollari, ma anche in altre valute. Ed il dollaro essendo molto deprezzato, non li aiuta. Quindi si aiutano agevolando l’aumento dei prezzi (leggasi: se prima in un giorno mi compravo un palazzo in europa, perchè ora devo metterci due giorni per comprarmelo?)

    Se poi metti nel quadro che molte aziende che estraggono o lavorano il greggio controllano anche le più grandi aziende che investono su tecnologie alternative, puoi avere un quadro molto più nero di quello che è.

    Tranquillizzante, no ?

  8. basta che l’OPEC non si decida a farsi pagare in dollari come dicono da tempo, sennò siamo nei guai 🙂

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