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Il blog per me

La cosa che ho messo a fuoco parlando con Michiko, cui accennavo due post fa, è una cosa che mi passa per la testa da un bel pezzo ma che non avevo tradotto in parole, una specie di fuoco che cova sotto la cenere. E’ uno dei motivi per cui sono tanto affezionato ai blog e al mio blog in particolare.

Dovete sapere che sono una persona a cui dà noia ripetere sempre le stesse cose, anche quando sono cose belle. Mi piace rendere partecipi le persone che mi stanno intorno dei miei fatti, ma come il mio concittadino Paganini mi scoccio a ripetere. So benissimo che c’è un pizzico di egocentricità in questo, come se tutti dovessero farsi il passaparola delle cose che dico ed essere sempre aggiornati, ma che volete farci? è così ed è noto che io sono uno di poche parole.

Ecco, il blog è un ottima estensione di questo concetto: io scrivo qui i miei fatti e tutti possono leggerli: anzi, io mi aspetto che chiunque abbia un accesso a internet e mi conosce ogni tanto venga ad aggiornarsi (qua rasentiamo il delirio di onnipotenza, ma se ci pensate non è vero: è facile e veloce, e io faccio così coi miei amici…).

Poi quando ci vedremo saprete di cosa potremo parlare, di cosa non potremo parlare e cosa io avrà già detto e dato per acquisito 🙂

11 Comments

  1. beh, non fa una grinza!

  2. Curioso!Pensa che per lo stesso motivo alla fine io non curo più il mio blog 🙂 C’erano così tante cose che preferivo non restassero in rete che alla fine non sapevo quasi di che parlare :-P. D’altra parte da un cospirazionista cosa ci si può aspettare?:-D
    Comunque se la cosa può farti felice sappi che ovunque io sia se mi attacco alla rete un salto da te ce lo faccio sempre. Ormai é un appuntamento fisso. 🙂

  3. condivido e sottoscrivo a quattro mani, alla faccia delle regole del blogger gentiluomo 🙂
    io non credo che sia egocentrismo. non lo è nelle intenzioni, non lo è nella natura del blog. può essere percepito come tale perché avere un blog è ancora per molti una stranezza. in realtà è un modo semplice, discreto ed “economico”, in molti sensi, di “battere un colpo”.

  4. Uhm… a quel punto, perché vedersi? 😛
    Ciao,
    Emanuele

  5. condivido in pieno, così come capisco desmo e l’effetto narcotizzante provocato dall’eccesso di informazione. Spesso, se sono a corto di ispirazione per scrivere contenuti per il blog, risulta molto più “produttivo” la lettura di una rivista cartacea, di tecnologia o di design, lontano dal pc e dal palmare.

  6. ma grande Tambu! detto da un vero-blogger fa un certo effetto, eh… Troppo vero, a me del blog piace soprattutto l’idea di poter dire molte cose che dico/faccio/penso, di segnalare eventi o curiosità senza andare ad intasare le mail degli amici e conoscenti e di essere in qualche modo ‘rintracciabile’ alle persone con cui purtroppo ci si vede troppo poco – e non è più il tempo delle lunghe telefonate… e vogliamo parlare dell’impareggiabile piacere di ‘scambiarsi’ le idee e, incontrandosi, avere ancora più cose da dirsi? Per esempio, credo che senza questi blog due colleghi non si sarebbero magari mai parlati…!!! ;-D

  7. beh Pixel, dal mio punto di vista, a quel punto perché VEDERSI PER RIPETERSI LE STESSE COSE? 😉

  8. Perché il “contatto umano” al momento lo trovo una cosa ancora imprescindibile 😉

  9. Giorgio: ma appunto per l’imprescindibilità del contatto umano è bene ottimizzarlo 😉

  10. Alessandro: ok tutti d’accordo ;-), ho riletto e mi sono accorto di aver capito male 😛

  11. Zawa-Nera Zawa-Nera

    A me sembra un ottimo modo di gestire le informazioni e i contatti….

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