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Day: September 11, 2006

il mio 11 settembre

11 settembre 2001Vedo che in molti in rete, piuttosto che ricordare semplicemente la ricorrenza, raccontano dove erano e cosa facevano quel Lunedì di settembre. Mi sembra una cosa intelligente, perchè spesso contano più le sensazioni e le storie che gli eventi in loro stessi, per quanto tragici possano essere.

Io a quei tempi lavoravo nel Centro Elaborazione Dati Zonale di Genova della Lottomatica, mi toccava il turno pomeridiano, dalle 12:24 alle 20:00. In ufficio c’eravamo solo io e un collega, il turno era abbastanza scoperto ma il call center era stranamente quieto. Venni a sapere dell’evento tramite il servizio Timspot by Ansa, poichè internet non era abilitato sui nostri computer. Il messaggio recitava all’incirca “New York:Aereo si schianta sul Wolrd Trade Center” perchè comunque i caratteri a disposizione sono limitati. La cosa in sè non mi diede molto da pensare: un incidente, speriamo non si sia fatta male troppa gente, certo che sfortuna colpire proprio un grattacielo…

Informai il collega, noto frequentatore delle borse di tutto il pianeta, e discutemmo che forse avrebbero fermato le contrattazioni (in realtà lo fecero per 4 giorni, ma ancora non avevamo neppure minimante intuito cosa stava accadendo…).
Dopo un po’ di tempo il manutentore dei sistemi, trafelatissimo, mi vide in corridoio e disse “hai visto cos’è successo?” e io “l’aereo a New York?” “si, erano due, e una delle due torri è crollata!”. Incredulo risposi la cosa più naturale che la mia mente poteva pensare: “ma cosa dici!! come fa un piccolo cessna a buttare giù un grattacielo?” “nono, erano aerei di linea”.

A quel punto iniziai a intuire che qualcosa di terribile stava accadendo. Il secondo sms di Tim, se non ricordo male, riportava simultanemanete la notizia del secondo schianto e del primo crollo.
Avevamo una televisione per sopravvivere al turno di notte, ma di giorno era rigorosamente proibito anche solo nominarla in presenza del capo; proprio lui scese dal suo piano ed entrando nella stanza disse “prendete la televisione e mettete in telegiornale, stanno attaccando l’America”. “Bruno, che canale vuoi vedere?” “uno qualsiasi, tanto parlano tutti della stessa cosa”.

I telefoni, manco a dirlo, rimasero muti tutto il giorno. Dopo un’ora che guardavamo la televisione e nessuno aveva il coraggio di dire nulla, Bruno disse “io vado a casa”; “ciao Bruno, ci vediamo domani”, risposi. “Sempre che DOMANI abbia lo stesso significato che ha oggi… questo evento cambierà la storia…”

Aveva, ovviamente, ragione lui.

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Macchianera Blog Awards 2006

Oddio! io non ho seguito i commenti del post in cui si lanciava l’evento, ma a quanto pare qualcuno ha fatto il mio nome nella categoria “miglior blog tecnico/divulgativo”…

che dire, sono stupefatto e molto onorato di essere vicino a nomi del calibro di Andrea Beggi, Paolo Attivissimo o Pandemia. 🙂
Grazie, ma non pensiate che questo mi convirrà a scrivere meno cagate del solito 😛

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