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ora sono un fotografo!

🙂

nel senso che ieri si è tenuta l’ultima lezione del corso di Alberto Terrile. Anzi, del PROLUNGAMENTO del corso di Alberto Terrile. Quello che all’inzio era un corso di base si è presto trasformato in qualcosa di unico e disarticolato, a tratti magico. Elementi di base estrema uniti ad accenni di tecniche avanzate, persone con fotocamere – permettetemi il termine tanto sono uno di questi – ridicole insieme a persone con centinaia di euro di attrezzature che scattano da anni…
Eppure, nonostante questo, il richiamo di Alberto è stato troppo forte, e la sua bravura nel tenere insieme la “classe” molto grande.

Alberto Terrile o lo si ama o lo si odia, questo l’ho capito subito nonostante non sapessi nemmeno chi fosse (ecco, visto che mi leggi, ora lo sai! 😀 ). Una mia amica mi ha detto “è in gamba, vacci” e tanto mi è bastato. Dalla sua ha una simpatia dirompente, un background di tutto rispetto e una vita di lavoro – soprattutto fuori Genova – alle spalle. Sulle prime ero allibito da quanto poco tecnico potesse essere il corso, ma sono stato aiutato a comprendere che invece una persona come lui non POTEVA fare un corso classico; per sua stessa ammissione, ma ho dovuto ragionarci parecchio anche da solo, il metodo lezione1 – base, lezione2 – diaframmi, lezione3 – tempi… è totalmente fuori dal suo schema di pensiero; pensa a ruota libera, parla a ruota libera e quindi insegna a ruota libera 🙂

Ecco, siccome non sono uno che si esime dal dire le cose come stanno, vi dirò (e gli dico) che probabilmente la forza del corso è anche un suo limite: a tratti si ha la sensazione che le cose invece che a “ruota libera” siano abbastanza “abbandonate a sè stesse” 😀 il consiglio che mi sento di dare se dovesse replicare, dal basso dell’utente, è di cercare di limitare questa sensazione senza perdere un briciolo dell’aria di libertà e sincerità che s’è respirata. Compito arduo, me ne rendo conto, ma alla sua portata.

Alberto parla un casino, ma nonostante questo è uno che ascolta molto. Ha lo sguardo furbetto e veloce, sa cogliere subito anche i minimi frangenti. D’altronde non sei un fotografo se ti fai sfuggire quel che ti sta intorno no? 🙂

A me questo corso è servito tanto. Ho ancora enormi dubbi sulle questioni tecniche, ma quelle posso dipanarle con un libro o rompendo le palle a Samuele; quello che invece non avrei potuto mai imparare è tutto quel che c’è intorno. Me ne sono convinto dopo che mi hanno fatto notare che commentavo le fotografie con una serie di argomenti che mi erano del tutto nuovi, con una “sensibilità” diversa. Questo ho imparato dal corso di Terrile: una sensibilità diversa verso quel che mi circonda.

Appena risolvo la brutta questione della moto (post precedente) cerco di trovare i soldi per prendermi ‘sta benedetta fotocamera che inseguo ormai da troppi mesi e scattare un po’… un bel po’… 🙂

5 Comments

  1. Sono veramente contenta che ci sia gente che non intende la fotografia solo come diaframmi/tempi…
    Credo che un corso come quello che hai fatto tu mi sarebbe piaciuto molto.
    E credo che sia l’unico modo per capire veramente cosa c’è dietro la fotografia.
    Senza passione puoi avere tutta la tecnica che vuoi…ma alle foto mancherà sempre qualcosa.
    Poi sono d’accordo con te…il fatto di non “schematizzare” la tecnica rischia di far sembrare tutto abbandonato a se stesso…..
    e mi sovvien la mia prof di inglese al liceo…madre lingua….mai fatta una lezione di grammatica….
    L’inglese lo sapevamo….ci arrangiavamo….ma poi alla fine cmq la grammatica c’è stato bisogno di andarsela a ricercare sui libri.
    Perdonami il paragone….ma m’è venuto solo quello.
    Che macchina ti compri??:-)

  2. Anche io provo le stesse sensazioni. Da quando la fotografia è entrata nel mio mondo sono diventato più attento, guardo le cose con occhio diverso, studio le persone, gli atteggiamenti. Fotografi si diventa…
    Ti aspetto per fare qualche escursione fotografica insieme… ricordati che al giorno d’oggi è tutto nella composizione, nell’idea, nell’attimo.

  3. siccome sono un fedele CANON prendrò la 350D. 20D e 30D son troppo professionali oltrechè costose…

  4. ….con fare furbetto raccolgo tutto e medito sul da farsi per l’anno prossimo… caro Tambu è tutto vero ciò che dici… mi serve per aggiustare il tiro…per rendere questo corso ancora più singolare…diverso da tutti gli altri…e avvicinare quanti più possibile alla grande visione.

  5. HEY un attimo… io ho scritto "sguardo furbetto" non FARE furbetto 🙂

    non darmi connotazioni negative che non erano assolutamente nei miei intenti 😀

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