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il perchè e il percome dei feed RSS

probabilmente dovrei iniziare col raccontare la base dei feed RSS, ma diventerei subto prolisso ed andrei fuori dallo scopo di questo articolo. per cui mi limito a segnalare un link ( [[RSS|RSS su wikipedia]] ) e a dire che RSS è lo standard odierno di trasmissione, condivisione e aggregazione dei contenuti.

il feed RSS degli articoli di sito, di un blog, di una ricerca è comodo principalmente perchè permette di essere avvertiti in modalità “push” dell’inserimento di nuovo materiale. gli aggregatori sono impostati di solito per cercare nuovi feed ogni ora. Quindi ogni ora noi saremo informati della presenza di nuovi articoli, e potremo scegliere se andare a leggerli sul sito, leggerli direttamente nel feed (se il contenuto è trasmesso per intero dentro all’RSS) oppure farlo dopo – o non farlo affatto.

Già solamente per questo motivo varrebbe la pena di usarli. Sono di una comodità disarmante. Ma il vero step decisivo, secondo me, è la possibilità di aumentare vertiginosamente il numero di fonti che possono essere tenute d’occhio; se navigando a mano possiamo visionare, diciamo, 20 siti all’ora (e in molti non troveremo aggiornamenti), la mia lista di feed contiente attualmente 71 fonti. L’amico Luca Conti – Pandemia in una chiaccherata recente, mi ha detto avere un file OPML (una lista di feed, sostanzialmente) di 450 fonti.
Nel gergo tecnico potremmo parlare di “scalabilità” del numero di feed gestibili. Ricevere 30 feed o riceverne 60 o 90 non è molto diverso. NON comporta assolutamente un raddoppio o una triplicazione del tempo che deve esservi dedicato, come si potrebbe immaginare. E questo sostanzialmente per due motivi fondamentali:

  • il feed arriva solitamente in “solo testo” o al massimo “testo e immagine”. si legge velocemente, si cancella velocemente 🙂
  • quando una notizia nuova è immessa in rete, si diffonde a macchia d’olio molto velocemente e viene ripresa in modo similare da molte fonti. se non siamo interessati subito ad approfondire i diversi tagli dati alla notizia, possiamo evitare di leggere la stessa cosa 10 o 20 volte. I titoli solitamente sono esplicativi e il tasto CANC è sempre a portata di mano 🙂
  • (per gli utenti avanzati: gli aggregatori permettono di filtrare e dividere i feed proprio come se fosse posta elettronica)

Un case-study, IO: La moltiplicazione delle fonti nel mio aggregatore mi porta ad essere sempre molto aggiornato su determinati argomenti. Argomenti che, guarda caso, mi interessano anche per lavoro. Ogni giorno smisto una decina circa di notizie interessanti a miei colleghi, sopperendo così alla mancanza di una rassegna stampa interna, che comunque non avrebbe un taglio così “tecnologico” come la mia personale selezione di fonti. In questo modo riesco ad essere aggiornato e ad aggiornare i miei colleghi, che non sanno nemmeno che esiste una cosa chiamata RSS, con notizie interessanti.

In conclusione posso dire: se fate un lavoro che vi costringe 8 ore dietro un PC, e potete staccarvi regolarmente per qualche minuto, i feed RSS sono la vostra manna dal cielo. aggiungetene qualcuno, e poi aumentate in base al tempo che avete a disposizione; vi accorgerete subito che come ho esposto poco sopra, potete velocemente salire col numero di fonti senza sacrificare troppo del vostro tempo.
Se viceversa fate un lavoro che vi porta ad essere spesso fuori ufficio, a riunioni, eccetera, RSS può venirvi incontro per velocizzare il processo di lettura: non più “apro il sito, cerco la pagina o seleziono il periodo temporale e cerco notizie nuove”, bensì “apro l’aggregatore e leggo”. In questo caso dovrete mirare bene le fonti per non vanificare il tempo risparmiato.

9 Comments

  1. Assolutamente d’accordo su tutto… 🙂
    Il mio file OPML include circa 250 fonti, ed hai ragione: leggerle tutte via feed per fortuna non richiede un impegno “serio”, anche perchè con il lavoro che faccio sarebbe impossibile. Inoltre, è possibile approfondire solo gli argomenti di reale interesse, scartando tutto il “rumore di fondo”.
    Viva i feed, quindi! 😉

  2. ThrasherXXX ThrasherXXX

    si, è che questa tecnologia ad “interrupt” mi mette ansia.
    aspettare che mi arrivi qualcosa, mi da quasi fastidio…
    aspettare che un negozio mi chiami per dirmi che è arrivato il libro che ho ordinato, o il disco o il lettore mp3 nano.
    non ce la faccio.
    sono uno di quelli che fa 80 volte il giro dei siti che apprezza, anche solo per vedere cose già viste, che passa 10 volte dalla vetrina per aspettare un certo articolo.
    sono l’untente ideale che shinystat [ed altri] detestano. 😀

  3. il vero problema (e pensavo anche a te quando ho scritto l’articolo) è che così facendo puoi vedere un numero limitato di siti, quasi sempre gli stessi… aggiungerne altri 50 ti comporta un aggravio mostruoso, cosa non vera coi feed. Sebbene non sia fondamentale essere sempre aggiornati su tutto, spero sarai d’accordo che è quantomeno utile 😉

  4. Giorgio Martini Giorgio Martini

    Per quanto concordi al 100%, sono obbligato a precisare che gli RSS (e i feed in generale) sono una tecnologia ‘pull’—le newsletter sono ‘push’, ad esempio.

  5. 🙂

    ho sempre pensato a “tecnologia push” come qualcosa in cui l’utente aspetta che le informazioni arrivino da sè. probabilmente mi sono sempre sbagliato, e il nodo centrale e la volontà o meno dell’atto di inviare l’informazione da parte della fonte.

    giusto?

  6. Paolo della Nebbia Paolo della Nebbia

    Io mi sto trovando benone con greatnews, ma solo con alcuni siti. Molti mi visualizzano solo una riga tanto che per leggere qualcosa bisogna che li apro per forza visualizzandoli come l’owner li ha creati e con il mio modemino da 31kb (di più non va) è fatica, ma meglio che niente.
    Poi i blog di splinder proprio li odio perchè molti non hanno attivato i feed e chi li ha attivati non danno una corretta possibilità di seguire i commenti.
    Insomma si può fare ancora molto (anche da parte mia), ma già è qualcosa 🙂

  7. Giorgio Martini Giorgio Martini

    la volontà o meno dell’atto di inviare l’informazione da parte della fonte.

    Ti sei risposto da solo. 😉

    Prendiamo dell’esempio sopra citato della newsletter. Quand’è che io utente vengo aggiornato sulle novità di X? Quando il capò di X decide di mandare la mail. Sta pushando (orrido) le informazioni verso di me.

    Ora ai feed. Quand’è che io utente vengo aggiornato sulle novità di Y? Quando mi pare. O, detto meglio, quando apro il mio aggregator e premo ‘refresh’. Sto pullando (argh) le informazioni verso di me. Non è qualcun altro che me le spinge.

    🙂

  8. grazie per la precisazione, anche se ci sarebbe una sfumatura filosofica: alla domanda “quando io utente vengo aggiornato sulle novità di Y?” potrei rispondere “quando Y la mette sul sito (volontà di pull) e quindi anche nel feed 😉

  9. Giorgio Martini Giorgio Martini

    Ma allora potremmo non perdere tempo a discutere di push e di pull. :-p

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